Amor, ch’a nullo amato amar perdona Centinaia di anni fa questo verso dell’Inferno della “Divina commedia” di Dante si preparava a diventare immortale. Diretto, intenso, essenziale, ed attuale è ciò che trasmette.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona

Centinaia di anni fa questo verso dell’Inferno della “Divina commedia” di Dante si preparava a diventare immortale.

Diretto, intenso, essenziale, ed attuale è ciò che trasmette.

Il canto che lo contiene, il quinto, è in gran parte dedicato alla figura di Francesca, amante di Paolo e sposata con il fratello di lui, Giancillotto. La storia dice che il marito di lei scoprirà il tradimento e li ucciderà entrambi. Per questo motivo le anime dei due amanti sono confinate nel secondo girone infernale, quello dei peccatori carnali, e inseriti nella schiera dei morti per amore, quella di Didone, condannati alla dannazione eterna.

“Credo a quel tale che dice in giro che l’Amore porta Amore…” ben 700 anni dopo analogamente, un grande artista come Ligabue, ci sottolinea bene lo stesso concetto in chiave molto più moderna…

Spessissimo sentiamo dire questo famoso detto: ”in Amore vince chi fugge”, oppure ancor meno elegantemente “ma tanto alle donne piacciono gli s*****i” e ancora, capita di scorgere qualcuno che predica l’importanza di trattare male un uomo affinché cada a i tuoi piedi… Ma siamo così sicuri che questa sia proprio la legge che regola l’Amore o è solo un luogo comune, un idea, un  preconcetto tramandato da persone poco abituate ad aprirsi a nuovi modi di pensare o a ragionare con il proprio cervello e cuore?

Oggi mi trovo a trattare questo argomento perché ancora una volta, meravigliosamente, sono stato testimone di quel grande miracolo che è l’innamoramento, nella sua forma più spontanea e reciproca, distante dalla superficialità di quei luoghi comuni appena citati.

Un ragazzo ed una ragazza, niente di originale, anzi quasi banale se si è affamati di storie fuori dal comune, ma anzi oserei dire talmente banale e straordinariamente noioso da far sperare chiunque che qualcosa di travolgente possa aspettarci dietro l’angolo.

Comunque… Carlo è un ragazzo di 35 anni, una bella posizione nella società, giornate fatte di soddisfazioni, fatiche, ma successi raggiunti, una storia dolorosa alle spalle, un matrimonio troppo frettoloso anche se fatto con il cuore, e poi un frutto nato e sbocciato 5 anni prima che porta il nome di Agnese riempie il suo cuore e gli insegna e conferma ogni mattina, nel momento in cui si riaffaccia al mondo, quanto sia importante non smettere di credere nell’Amore. Un uomo maturato dentro questa separazione che rimane amara nella gola, aspira a diventare ogni giorno un padre migliore, e lotta, semina le condizioni necessarie perché arrivi un nuovo Amore che come una ventata di aria fresca in un giorno di estate, gli scompigli la vita.

E poi c’è Delia che ha 32 anni e una vita incasinata, disordinata, frettolosa, scomoda e solitaria. Cinica e tosca ha posato il cuore sul comodino diversi anni fa. Stanca di relazioni che non sanno di niente, che danno preoccupazioni, che scavano ferite profonde, lei un inguaribile romantica dominata dalle emozioni, decide di privarsi di tutto il superfluo, conoscere a fondo sé stessa e prendere a morsi questa vita.  Anche se da sola è tremendamente estenuate. Ma tutto quello che adesso ha tra le mani è quello che ha sperato e voluto, un lavoro che la soddisfa, amiche sincere intorno, una casa tutta sua ed un carattere fermo, pronto a difendere ciò che è suo. E l’Amore? Il suo grande sogno? Troppo bello per essere vero… meglio lasciarlo andare.

Carlo incontra Delia in una tiepida giornata di marzo, quando il sole fa capolino poco convinto ma stupisce e riscalda tutti. La mostra di un artista emergente in città attira l’Amica di Delia che ha una cotta in corso per chi si sta prendendo i meriti della propria arte.

Applausi ed entusiasmo riempiono la stanza, le due si avvicinano all’artista che con un bacia-mano accende lo sguardo e il cuore dell’amica di Delia, che nel frattempo presenta l’amica e si complimenta. Ed è proprio qui che arriva Carlo, che non si lascia di certo scappare quelle due ragazze. Presentazioni frettolose, sorrisi di circostanza, silenzi tipici di chi si conosce da poco, ma la frizzante aria tipica di un gioco che si sta per trasformare in Amore.

Carlo nota la diffidenza di Delia, quel suo essere bambina, dietro quella corazza da forte donna che con cura si è costruita a tre strati lo incuriosisce e la sua bellezza semplice e femminile lo fa soffermare,  gli sorride e la coinvolge in una conversazione, Delia abbassa lo sguardo, si massaggia il collo, cerca di coprirsi sempre di più, come se le attenzioni fossero già compromettenti, non prendendo nemmeno in considerazione la possibilità di concedere a Carlo due battute, ma le è impossibile non notare l’interesse di lui che poco dopo torna con quattro coppette di prosecco e le chiede se ha fame. La sua premura e il prendersi cura di lei con un gesto semplice brillano nella stanza e così si scioglie quella prima corazza.

La sera, con la piacevole sorpresa di tutti e quattro i ragazzi procede piacevole, le parole, i pensieri, le idee, le risa scorrono veloci come il tempo.

Si fa tardi, le 4:00 di mattina e rimane la voglia di rivedersi, la diffidenza di Delia si trasforma in una porta socchiusa, la perseveranza e la voglia di Carlo nel scoprire quella ragazza accorcia la distanza tra i due.

E come fa un buon mago onesto, posa i suoi trucchi e mostra a Delia prendendola per mano dolcemente, come sotto una magia incomprensibile ci sia l’ingenuo e semplice trucco come con le paure, che perdono la propria sostanza quando le si guarda dritte negli occhi.

Attimi semplici e veri, privi di aspettative, un’emozione pulita e sincera quella di Carlo, che si ostina a mostrare a Delia la parte serena di una conoscenza. Un “A domani” ed anche la seconda corazza si scioglie come se non ci fosse mai stata.

E allora quanto pesa un cuore pieno di Amore? Quando ci si ferma a respirare nell’ aria la speranza e lo si riempie poco a poco, quando ci lasciamo andare agli eventi, quando posiamo le paure e facciamo tacere quella vocina che ci riempie la testa di idee strane.

Cosa succede quando andiamo nel mondo a cuore aperto? Quando abbandoniamo i pregiudizi e ci concediamo di essere sorpresi dal mondo che ci circonda, quando diamo spazio al futuro senza averne paura e lì che scorciamo dietro l’angolo qualcosa di meraviglioso, che non ci aspettavamo.

Chissà che ne sarà di quei due ragazzi. Però una cosa è certa, se Carlo non avesse seminato per quel primo incontro, se non avesse messo dell’Amore nel guardare Delia niente sarebbe cambiato, ed il mondo sarebbe esattamente lo stesso? O forse con un po’ di Amore in più?

Mettete Amore se volete Amore, mettete Gioia se volete Felicità.

D.L.